Detto anche Indice di Resa Cromatica, questo valore è importante nella scelta degli arredi di casa, ma anche di un negozio.
Si dice colour rendering index (CRI) la misura di quanto naturali appaiano gli oggetti illuminati da una determinata fonte di luce. Ciò incide sull’abbinamento dei colori per l’arredamento di casa, ma anche sulla disposizione di oggetti e prodotti in negozio.
Scegliere le luci e l’arredamento di casa o di un negozio, infatti, incide sul modo in cui gli oggetti all’interno verranno percepiti dallo sguardo di ospiti e clienti. Vediamo insieme come individuare il colour rendering index e sfruttarlo per fare apparire al meglio un ambiente.
Le classi di colour rendering index e per cosa si usano
La resa luminosa delle lampadine, sia alogene che a LED, va calibrata sulla tipologia di ambiente da illuminare. Partendo dal basso, le classi sono:
- 20% adatta a locali come scavi, cantieri, aree di scarico.
- 40% è la luce migliore per ambienti industriali, magazzini, officine, depositi e centri logistici.
- 60% è la classe più adatta per corridoi, ascensori, passaggi, scalinate, palestra e area di servizio.
- 80%: soluzione perfetta per scuole, uffici, locali commerciali e illuminazione pubblica.
Diverso il discorso per le case private, dove l’illuminazione migliore per valorizzare l’abbinamento dei colori nell’arredamento è quella con indice CRI superiore al 90.
CRI per l’arredamento di casa
Nell’arredamento di casa con colori caldi o freddi, il colour rendering index dovrebbe superare il 90%. Infatti questo è il valore adatto a illuminare oggetti, arredi e ambienti nella maniera più naturale possibile.
Se hai scelto con cura l’abbinamento dei colori per l’arredo in casa, sicuramente desideri che tali colori appaiano al meglio. Potrai poi smorzare l’atmosfera con lampade di tessuto il cui paralume crei delle zone di luce soffusa. Lo stesso vale per le attività ricettive come ristoranti e alberghi.
Una resa cromatica di questo tipo viene usata addirittura nei musei, proprio perché è il tipo di illuminazione che distorce meno i colori degli oggetti. Così opere d’arte, arredi, pavimenti pregiati e oggetti di design vengono percepiti dall’osservatore in maniera naturale.
Il colour rendering index nei negozi
Se il CRI di una casa, di un ristorante o di un hotel è importante per valorizzare la scelta e l’abbinamento dei colori d’arredo, in un negozio questa scelta si fa ancora più cruciale. La disposizione degli oggetti esposti, infatti, è orientata alla vendita e va valorizzata nella maniera migliore possibile.
Anche in questo caso, maggiore è il valore del colour rendering index più gli oggetti saranno visti in maniera nitida e brillante dai potenziali acquirenti. Come fare allora a valorizzare gli oggetti esposti con la giusta illuminazione?
Scegliere lampadine ad alto CRI (tra 80 e 90) è decisamente la cosa migliore da fare. In base ad altri parametri, poi, si potrà scegliere tra lampadine a luce calda o fredda per creare atmosfere diverse all’interno del negozio oppure puntare su una lampada dimmerabile e cambiare l’intensità di volta in volta.
Luci arredamento casa e non solo con il LED
Come mai sempre più spesso si scelgono lampade con LED integrato per case, negozi, ristoranti e altri ambienti? La risposta è semplice: con le lampadine a LED il colour rendering index risulta in generale più elevato rispetto a quelle analogiche.
Ovviamente poi, non si tratta dell’unico motivo per preferirle. Le luci d’arredamento di casa e non solo rappresentano dei consumi non indifferenti, e queste lampadine permettono di ridurre la spesa migliorando anche l’impatto sull’ambiente.
Aziende come Axolight, che si è ripromessa di lavorare all’illuminazione sostenibile e a consumi più consapevoli, spingono per questo motivo su lampade e lampadari di pregio che siano compatibili con il LED. L’ambiente ne giova, le luci dell’arredamento di casa pure e il colour rendering index è sempre ottimale.